martedì 8 gennaio 2013

LA PAELLA?....SQUISITA!

Questo piatto delizioso è il più famoso di Valencia, capitale della Comunidad Valenciana, sulla costa mediterranea della Spagna, ed è il piatto più conosciuto all'estero: si tratta di una preparazione a base di riso, zafferano e olio d'oliva, che prende il nome dal recipiente di metallo in cui viene cotta, detto in valenciano paella.

Questa città è il misto perfetto di mare e montagna, trovandosi sulla costa e avendo alle spalle la zona della “Sierra de Martes”, di conseguenza i suoi cibi sono molto spesso un connubio perfetto delle due cose.
 
Gli ingredienti alla base delle principali ricette locali sono il pesce, la carne ed i prodotti dell' orto, oltre che all'immancabile riso, il vero protagonista della cucina valenciana.

Quest'ultimo viene cucinato "al horno", " a banda", con pesce, carne, misto, di solo verdure, con riso nero o bianco. Ne esistono ormai numerose varianti, ma la ricetta tradizionale, che ha preso il nome di "paella a la valenciana", è condita con carne (pollo e coniglio) e verdure (pomodoro e fagiolini).

La paella nasce nel XVI secolo circa, per la semplice necessità dei contadini di avere un pranzo facile da trasportare e composto da ingredienti presenti nella loro vita quotidiana.

Questo piatto, che internazionalmente viene associato alla cucina spagnola, è originario proprio di Valencia, e si è diffuso nel resto della Spagna solo a partire dalla fine del XIX secolo.

Come tutti i piatti popolari di ogni zona, anche la paella è l'unione degli elementi culinari che questo popolo ha intorno a se stesso. Infatti la zona di Valencia è sempre stata ricca di verdure fresche grazie alla campagna valenciana, di polli e conigli per quanto riguarda la carne, e la vicinanza della zona denominata "Albufera", caratterizzata dalla presenza di risaie.

Il riso e le risaie, hanno da sempre caratterizzato l’economia e le abitudini alimentari delle genti che ne hanno fatto di questo cerale la loro fonte principale di reddito e di sussistenza, dettando molto spesso tradizioni inossidabili nel tempo.

Ricordiamo, per curiosità, come anche nella zona del nord d'Italia compresa triangolo di Asti, Novara e Vercelli, il riso oltre ad essere uno dei piatti principali di molte tradizioni (paniscia e risotto alla milanese), è anche fonte di reddito economico nonché abitudine alimentare.

La paella possiede un riconoscimento in tutto il mondo e moltissimi avvenimenti e feste paesane sono caratterizzati dal mangiarla in compagnia, molte volte viene cucinata in strada.
 
Prima di essere servita la paella deve riposare qualche minuto, coperta con un panno o fogli di giornale se il riso è troppo secco e duro.
 
La tradizione vuole che questo piatto venga mangiato dal recipiente e possibilmente con cucchiaio di legno.

Un interessante curiosità può essere sapere che nel 2001 venne elaborata la paella che entrò nel record Guinness per le sue dimensioni. La padella utilizzata si fabbricò in acciaio e il suo peso era di 23 tonnellate, il suo diametro di 21 metri e sedici centimetri.  Furono realizzate 1.100.000 razioni.
Spettacolare!
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Este plato delicioso es el más famoso de Valencia, capital de la Comunidad Valenciana, sobre la costa Mediterranea Española y es el plato más conocido en el extranjero; Es un plato cocinado a base de arroz, azafrán y aceite de oliva, que toma el nombre del recipiente de metal donde viene cocinado, llamado, en castellano “paella”.
Esta ciudad es el mix perfecto de mar y montaña , encontrándose en la costa y teníendo a sus espaldas La Sierra de Martes, es por ello que sus platos son, amenudo, un connubio perfecto de las dos cosas.
Los ingredientes a la base de las principales recetas locales son el pescado, la carne y las hortalizas, junto a el irremplazable, arroz, el verdadero protagonista de la cocina valenciana.

Éste último se cocina al horno, a banda , con pescado, carne, misto, solo con verduras, con arroz negro o blanco.... Existen muchas variantes, pero la receta tradicional, que tomó el nombre de "paella valenciana", está hecha con carne (pollo y conejo) y verduras (tomates y judias).

La paella nació en el siglo XVI, por la simple necesidad de los campesinos de tener un almuerzo fácil de transportar y compuesto de ingredientes presentes en su vida cotidiana.

Este plato, que internacionalmente es asociado a la cocina española, es originario de Valencia, y se difundió en el resto del País, a partir del siglo XIX.

Como todos los platos populares de cada zona, también la paella es la unión de los elementos culinarios que esta población tiene a su alrededor. La zona de Valencia ha sido siempre rica de verduras frescas gracias a la “Huerta Valenciana”, de pollos y corderos por lo que concierne la carne y de arroz por la proximidad a la zona denominata “ Albufera”, caracterizada por la presencia de arrozales.

El arroz y los arrozales, siempre han caracterizado la economía y las costumbres alimenticias de la gente que han hecho de este cereal su fuente principal de ingresos y de subsistencia, dictando a menudo tradiciones inoxidables en al tiempo.

Recordemos, como curiosidad, que también en la zona del norde de Italia, que incluye el triángulo de Asti, Novara y Vercelli, el arroz, además de ser uno de los principales platos tradicionales (paniscia yrisotto alla milanese”), es fuente de renta agrícola y económica.

La paella tiene un reconocimiento en todo el mundo y muchísimos acontecimientos y fiestaslocales se caracterizan por comerla en compañía y en muchas ocasiones, se cocina en la calle.
Antes de servirla, la paella tiene que reposar unos minutos, cubierta con un trapo o con hojas de periódico para que con el vapor que se produce, el arroz ultime su cocción y no quede duro o seco.

La tradición quiere que este plato se coma en el recipiente y posiblemente con una cuchara de madera.

Una interesante curiosidad podría ser el saber de que en el 2001 fue elaborada la paella que entrò en el Record Guinnes por sus dimensiones. La sartén utilizada fue construida en acero, con un peso de 23 toneladas, un diámetro de 21,16 mts y fueron realizadas 1.100.00 raciones.
¡Espectacular!

Scritto da: Vera J. Amoni

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