
Questa città è il misto
perfetto di mare e montagna, trovandosi sulla costa e avendo alle
spalle la zona della “Sierra de Martes”, di conseguenza i suoi
cibi sono molto spesso un connubio perfetto delle due cose.
Gli
ingredienti alla base delle principali ricette locali sono il pesce,
la carne ed i prodotti dell' orto, oltre che all'immancabile riso, il
vero protagonista della cucina valenciana.
Quest'ultimo viene cucinato "al
horno", " a banda", con pesce, carne, misto, di solo
verdure, con riso nero o bianco. Ne esistono ormai numerose varianti,
ma la ricetta tradizionale, che ha preso il nome di "paella a la
valenciana", è condita con carne (pollo e coniglio) e verdure
(pomodoro e fagiolini).

Questo piatto, che
internazionalmente viene associato alla cucina spagnola, è
originario proprio di Valencia, e si è diffuso nel resto della
Spagna solo a partire dalla fine del XIX secolo.
Come tutti i piatti popolari di ogni zona, anche la paella è l'unione degli elementi culinari che questo popolo ha intorno a se stesso. Infatti la zona di Valencia è sempre stata ricca di verdure fresche grazie alla campagna valenciana, di polli e conigli per quanto riguarda la carne, e la vicinanza della zona denominata "Albufera", caratterizzata dalla presenza di risaie.
Il riso e le risaie, hanno da
sempre caratterizzato l’economia e le abitudini alimentari delle
genti che ne hanno fatto di questo cerale la loro fonte principale di
reddito e di sussistenza, dettando molto spesso tradizioni
inossidabili nel tempo.
Ricordiamo,
per curiosità, come anche nella zona del nord d'Italia
compresa triangolo di Asti, Novara e Vercelli, il riso oltre ad
essere uno dei piatti principali di molte
tradizioni (paniscia e risotto alla milanese), è anche fonte di
reddito economico
nonché abitudine alimentare.
La paella possiede un
riconoscimento in tutto il mondo e moltissimi avvenimenti e feste
paesane sono caratterizzati dal mangiarla in compagnia, molte volte
viene cucinata in strada.
Prima di essere servita la paella deve
riposare qualche minuto, coperta con un panno o fogli di giornale se
il riso è troppo secco e duro.
La tradizione vuole che questo
piatto venga mangiato dal recipiente e possibilmente con cucchiaio di
legno.
Un interessante curiosità può
essere sapere che nel 2001 venne elaborata la paella che entrò nel
record Guinness per le sue dimensioni. La padella utilizzata si
fabbricò in acciaio e il suo peso era di 23 tonnellate, il suo
diametro di 21 metri e sedici centimetri. Furono realizzate
1.100.000 razioni.
Spettacolare!
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Esta ciudad es el mix perfecto de mar y montaña , encontrándose en la costa y teníendo a sus espaldas La Sierra de Martes, es por ello que sus platos son, amenudo, un connubio perfecto de las dos cosas.
Los ingredientes a la base de las principales recetas locales son el pescado, la carne y las hortalizas, junto a el irremplazable, arroz, el verdadero protagonista de la cocina valenciana.
Éste último se cocina al horno, a banda , con pescado, carne, misto, solo con verduras, con arroz negro o blanco.... Existen muchas variantes, pero la receta tradicional, que tomó el nombre de "paella valenciana", está hecha con carne (pollo y conejo) y verduras (tomates y judias).
La paella nació
en el
siglo XVI,
por la simple necesidad de los campesinos de tener un almuerzo fácil
de transportar y compuesto de ingredientes
presentes
en su vida cotidiana.
Este
plato, que internacionalmente es asociado a la cocina española,
es originario de Valencia, y
se difundió en el resto del País, a partir del siglo XIX.
Como
todos los platos populares de cada zona, también la paella es la
unión de los elementos culinarios que esta población tiene a su
alrededor. La
zona de Valencia ha sido siempre rica de verduras frescas gracias a
la “Huerta
Valenciana”,
de pollos y corderos por
lo
que concierne la
carne y de
arroz por la
proximidad a
la zona denominata “
Albufera”, caracterizada
por
la
presencia de arrozales.
El
arroz y los arrozales,
siempre han caracterizado la
economía
y las costumbres alimenticias
de la gente que han hecho de este cereal su
fuente
principal de ingresos y de subsistencia, dictando a
menudo
tradiciones inoxidables en al tiempo.
Recordemos,
como
curiosidad,
que también
en la zona del
norde de
Italia,
que
incluye
el triángulo
de
Asti,
Novara y Vercelli, el arroz, además
de ser uno de los principales platos tradicionales
(paniscia y
“risotto
alla
milanese”), es fuente de renta agrícola
y económica.
La
paella tiene un reconocimiento en todo el mundo y muchísimos
acontecimientos
y fiestaslocales
se caracterizan por comerla en compañía y en muchas ocasiones, se
cocina en la calle.
Antes
de servirla,
la
paella tiene que reposar
unos
minutos, cubierta
con un trapo o con hojas
de periódico
para que con el vapor que se produce, el arroz ultime su cocción y
no quede duro o seco.
La
tradición
quiere que este plato se coma
en el recipiente y posiblemente con una cuchara de madera.
Una
interesante curiosidad podría
ser el saber
de
que en el 2001 fue elaborada la paella que entrò en el Record
Guinnes por
sus
dimensiones. La sartén utilizada fue
construida en
acero, con
un peso
de 23 toneladas, un
diámetro
de 21,16
mts y
fueron
realizadas 1.100.00 raciones.
¡Espectacular!
Scritto da: Vera J. Amoni
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